
In data 26 settembre u.s., presso l’Albatros Club in località Trevignano, si è svolto un corso di formazione per quanto riguarda l’auto protezione del volontario di Protezione Civile in ambienti acquatici. Per il NOAR hanno partecipato Francesca e Lorenzo. L’appuntamento per tutti i partecipanti è stato alle 8:15 direttamente presso l’Albatros Club. Dopo aver effettuato l’iscrizione è stata consegnata in dotazione ai partecipanti l’abbigliamento idoneo da indossare per fare le diverse simulazioni in acqua. Nello specifico si è trattato di una tuta intera in cotone pesante tipo “divisa da AIB”, con lo scopo di ricreare una condizione “reale” di pericolo, visto che i volontari soccorritori possiedono un abbigliamento ingombrante e non sempre comodo… I partecipanti sono stati divisi in 5 gruppi da sei persone; ogni gruppo iniziava con un modulo, in modo tale da effettuare, a rotazione, un totale di 5 moduli : Primo modulo: utilizzo della corda da lancio, il giusto modo di lanciare e di recuperare la corda e i nodi da saper effettuare in caso di necessità (nodo gassa d’amante). Secondo modulo: recupero di una persona a mare da un imbarcazione, esercitazione con il lancio dell’anulare (la classica ciambella di salvataggio) e il metodo per tirar su una persona dall’acqua. Terzo modulo: caduta in acqua vestiti, comportamenti e spostamenti, ovvero come nuotare nel modo più sicuro possibile e il giusto utilizzo della “metallina” ovvero la coperta termica. Quarto modulo: il recupero di una persona con corda da lancio da un pontile o dalla riva. Quinto modulo: caduta in acqua con giubbotto salvagente e posizione di sicurezza da assumere per essere recuperati in totale sicurezza. Nel pomeriggio, dopo il pranzo, si è tenuta la sessione teorica, durante la quale sono state fornite le nozioni principali per quanto riguarda i D.P.C. (dispositivi di protezione collettiva), da tenere sempre nel mezzo associativo a disposizione, e i D.P.I. da indossare in caso di alluvioni e in presenza di corsi d’acqua nelle vicinanze dove si opera, si sta lavorando o comunque sempre in quei casi dove ci può essere il reale rischio di una caduta accidentale in acqua. Sono stati illustrati i vari pericoli e i vari scenari che si possono presentare di fronte e il miglior modo per poterli affrontare sempre in totale sicurezza, con l’obiettivo chiaro che bisogna prima salvaguardare la sicurezza di chi soccorre.