
Anche quest’anno i volontari del NOAR sono stati impegnati in un’esercitazione sull’uso delle attrezzature in dotazione che possono essere utilizzate nelle emergenze maltempo e durante la campagna antincendio che inizia il 15 giugno e si conclude il 30 settembre.
A differenza degli altri anni, questa esercitazione è stata articolata in più giorni, dal 28 al 29 maggio 2016 e si è svolta a Cori in un parco adiacente a un convento di frati francescani.
Ore 8:30 l’appuntamento a Via Aquilonia, tutti puntuali e in divisa, pronti per intraprendere quella che sarebbe stata un’esperienza emozionante e istruttiva per tutti, vecchi e nuovi.
L’esercitazione è cominciata con il carico di tutto il materiale necessario durante le due giornate; a questo proposito abbiamo formato delle squadre perfettamente sincronizzate per ottimizzare i tempi al massimo: una squadra in magazzino per spuntare e far uscire il materiale, una nel montacarichi e una per il carico nei vari mezzi a disposizione.
Partiti in colonna mobile siamo arrivati a destinazione intorno a mezzogiorno, anche qui ci siamo divisi in più squadre: una addetta al montaggio della tenda da 12 posti dove trascorrere la notte, un’altra allo scaricamento dei mezzi e una terza squadra per la sistemazione e l’allestimento del campo.
Ore 13:30 tutti seduti per il pranzo, quattro chiacchiere in compagnia e un pò di meritato relax.
Ore 15:00 circa inizio delle attività pomeridiane, che prevedevano:
• Utilizzo della motosega (formatore: Marco M.)
Controllo dell’olio, miscela e rifornimento, accensione e impugnatura corretta, avvicinamento al tronco, sblocco della sicura e posizione corretta per iniziare ad incidere, ovviamente dopo aver indossato tutti i DPI del caso. Questa manualità è necessaria nel caso si dovessero rimuovere dalla sede stradale alberi caduti per il forte vento.
• Istallazione della torre luce (formatore: Danilo)
Posizionamento corretto e a livello con il terreno, ancoraggio dei piedini e innalzamento delle varie porzioni fino all’altezza desiderata. Per l’occasione è servita in serata ad illuminare il campo.
• Utilizzo dell’idrovora (formatore: Paolo)
Accensione, tubo di pescaggio dell’acqua, nozioni fondamentali per un utilizzo corretto nelle emergenze maltempo per svuotare rapidamente locali interrati allagati a causa delle forti precipitazioni. Non avendola fortunatamente utilizzata questo inverno, in assenza di emergenze, ci ha messo alla prova nell’avviamento, ma con un perfetto gioco di squadra e grazie alle competenze di alcuni volontari, si è smontata completamente e una volta rimontata è andata alla grande.
• Ripasso generale sull’AIB (formatore: Paolo)
Nozioni generali, il triangolo del fuoco, come intervenire in caso di incendio, utilizzo dei naspi, modalità di intervento e bonifica dell’area.
Siamo stati divisi in più gruppi in modo tale che a rotazione ogni gruppo fosse impegnato in una delle 4 esercitazioni previste, le quali sono state intervallate da una ricchissima merenda per rifocillarci e riacquistare le giuste energie per proseguire.
Infine abbiamo acceso un grande fuoco (controllato) per testare le nostre capacità di gestione di un incendio e sperimentare concretamente le varie tecniche utili al controllo e allo spegnimento di un incendio di modeste entità.
Queste attività, anche se descritte brevemente, prevedono una formazione specifica e continua in quanto una scarsa preparazione renderebbe inefficaci gli sforzi dei volontari che intervengono in una emergenza e soprattutto li esporrebbe a pericoli non indifferenti.
Nell’ottica che tutto và utilizzato, abbiamo preso un po’ di brace, creatasi dal finto “incendio” appiccato, per preparare l’ottima cena, a cura di Serna. La serata è proseguita riuniti tutti intorno al falò per mangiare della carne alla brace, bruschette, scamorze e patate ma anche per ridere e scherzare in compagnia e allegria, perché in queste occasioni è si importante la massima serietà, ma è altrettanto importante saper stare insieme, accrescere ancora di più l’affiatamento del gruppo, essere una squadra ma soprattutto amici, come se facessimo tutti parte di una grande famiglia.
Quante risate… senza neanche un goccio di vino!!!!
Ore 8:00 di domenica, tutti svegli per una ricca colazione e pronti per smontare tutto e ripartire, le stesse squadre si sono divise i compiti per sgombrare il campo nel minor tempo possibile, vista anche l’imminente minaccia della pioggia.
Arrivati a Via Aquilonia abbiamo scaricato e riposizionato tutto con cura.
Ore 13:00 saluti di rito e tutti a casa!
Questo articolo è frutto dell’assemblaggio degli articoli scritti per questa occasione da Francesca, Antonio e Fabrizia; proprio come è stato con il lavoro sull’ idrovora, ognuno di loro ha messo del proprio e una quarta persona (Manuela) ha creato un unico scritto da mettere sul sito della nostra associazione, il quale rappresenta la finestra virtuale che ci da l’ occasione di farci conoscere.
Concludiamo riportando le sensazioni dei volontari che hanno dedicato del tempo, oltre l’esercitazione fisica, a raccontare di questo indimenticabile week end…
Francesca scrive: le sensazioni di questa esperienza non possono che essere più che positive, non solo perché ci è stata utile per imparare e/o ripassare delle attività per noi molto importanti e fondamentali visto il servizio che svolgiamo, ma anche per creare un momento di aggregazione e di condivisione fra di noi.
Antonio e Fabrizia scrivono: è stata una bellissima esperienza, abbiamo trascorso due giorni intensi lasciando a casa ogni tipo di pensieri, ci siamo concentrati solo sull’operatività e sulla sana voglia di stare bene insieme.
DA RIPETERE!!!