
A cura di Stefano Montani
Il giorno 8 dicembre, come prassi consolidata da moltissimi anni, il Papa ha visitato e reso omaggio alla statua dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria ubicata in Piazza Mignanelli in pieno centro storico.
Per questo importante evento è stato interessato il NOAR che ha partecipato con sette volontari al fine di dare supporto alla popolazione.
Il punto di ritrovo per Antonio, Erika, Marco, Marco, Massimo, Monia e Stefano, fissato per le ore 12.45, è stato la sommità della scalinata di Trinità dei Monti. Con il capo squadra Marco P. abbiamo atteso l’arrivo del “carro comando” della Protezione Civile per ricevere eventuali nuove disposizioni, dopodiché è iniziato il nostro servizio.
Dopo circa due ore notavamo nei pressi del muro della scalinata della chiesa di Trinità dei Monti un bambino, insieme alla sua famiglia, che aveva bisogno di assistenza medica. Prontamente veniva richiesto l’intervento del personale medico della Protezione Civile che prestava le prime cure.
In seguito un responsabile della Protezione Civile chiedeva il supporto di tre unità lungo le transenne poste all’incrocio di via del Tritone e via del Traforo, luogo di transito del Pontefice.
Durante tutto il servizio, vista la concomitanza di più eventi nel centro storico, alla popolazione che ne faceva richiesta venivano date informazioni e indicazione di come fare per raggiungere parcheggi, metro, vie, alberghi, etc.
Terminata la visita di Papa Francesco nei luoghi interessati all’evento abbiamo atteso, da parte del coordinatore della Protezione Civile, la comunicazione di fine servizio che è arrivata intorno alle ore 18.00.
Nel complesso è stata una giornata emozionante e soddisfacente, condivisa con Antonio, Marco P., Marco T., Massimo veterani del NOAR, e con Erika e Monia al nostro primo servizio come tirocinanti del NOAR.
Questa prima esperienza come volontariato mi ha fatto capire quanto sia importante aiutare il prossimo nel momento del bisogno, mi ha fatto apprezzare i ringraziamenti delle persone con cui siamo venuti a contatto il tutto fatto con il sorriso e senza chiedere niente in cambio, tutto questo si può riassumere in un’unica parola “dedizione”.