
In data 04 Dicembre 2015 Enel Distribuzione ha svolto una giornata di formazione e informazione riguardante gli incendi boschivi in prossimità di reti elettriche, presso il Centro di Addestramento Operativo sito a L’Aquila.
La giornata per tutti i volontari del Lazio coinvolti in questo evento è iniziata alle prime luci dell’alba. L’appuntamento con il bus navetta che li avrebbe portati da Roma a L’Aquila era per le ore 07:00 davanti al palazzo della Regione Lazio. Dopo l’appello di tutte le associazioni e dei rispettivi volontari (per il NOAR presenziavano Valerio e Manuela), il bus si è avviato. Si è arrivati a destinazione in anticipo di circa 30 minuti, con la curiosità iniziale di guardare il centro impostato come una vera e propria centrale elettrica. Il Tutor si è preoccupato immediatamente di indicare di non allontanarsi e non entrare in nessun luogo, in quanto tutto funzionante come una vera e propria centrale di energia elettrica con gli annessi pericoli. Il gruppo di volontari si è diretto verso gli uffici, dove era prevista l’accoglienza con un piccolo buffet e la distribuzione ad ogni partecipante di una cartellina con il proprio Nome e Cognome. Tutto si è svolto in maniera ordinata, visto che l’organizzazione ben pensata ha classificato i corsisti in ordine alfabetico che con tre colori diversi, cosa che ha è permesso, nella seconda parte, di formare velocemente i gruppi per la visita all’interno dei laboratori.
Accomodati in Auditorium sono iniziate le presentazione di coloro che avrebbe preso la parola al corso nelle successive ore :
- Franco Gizzi (Affari Istituzionali Italia Responsabile Rapporti con Protezione Civile)
- Lucrezia Casto (Dirigente Area Formazione Agenzia Regionale Protezione Civile Lazio)
- Vincenzo Di Luozzo (Unità Salute Sicurezza e Ambiente FTC SSAQ)
- Marco De Sanctis (Unità Sicurezza e Ambiente DTR LAM)
- Fortunato Santini (Unità Sicurezza e Ambiente DTR LAM)
- Giovanni Vetrano (Unità Salute Sicurezza e Ambiente FTC SSAQ)
A iniziare è Stato Franco Gizzi, che ha spiegato come l’idea sia partita dopo l’accordo del 03/06/2014 firmato da Francesco Starace e Franco Gabrielli, in cui Enel Distribuzione e Regione Lazio condividevano un lavoro strutturato su collaborazione e sinergia per incendi boschivi vicino a impianti e centrali elettriche (ad iniziare dalla regione Lazio seguita dalla regione Sardegna).
Ad avvalorare quanto detto da Gizzi, Lucrezia Casto ha fatto presente che il primo corso tenutosi a Luglio di quest’anno ha avuto molto successo e ha permesso di organizzare altre giornate, come quella in corso.
Ad entrare più nel dettaglio è stato Vincenzo Di Luozzo che si occupa del coordinamento nazionale sicurezza e salute di impiegati di Enel Distribuzione, società private esterne e ora anche volontari della Protezione Civile. Il suo pensiero constante è la protezione dell’essere umano, a prescindere dalla divisa che si indossa. Gli ultimi tre anni della sua vita, da quando ricopre tale ruolo in azienda, sono stati caratterizzati da innumerevoli situazioni critiche e incidenti purtroppo anche mortali. Episodi che lo hanno amareggiato e costretto a impegnarsi in ricerca sempre più assidua di DPI di altissima tecnologia, formazione teorica e pratica di tutto il personale, rispetto di regole precise e iter preimpostati per la risoluzione dei problemi, con la consecutiva attivazione dei canali corretti. Una volta raggiunto un grado di esperienza e consapevolezza del proprio lavoro, Enel Distribuzione fa crescere i suoi dipendenti: questo è il perno del pensiero dell’Amministratore Delegato Starace. Bisogna che i ruoli di un certo tipo vengano ricoperti da coloro che hanno lavorato sul campo in prima persona, in modo che chi studia nuove metodologie elabori protocolli in grado di rispecchiare le effettive esigenze dell’operatore. A tal proposito adottano qualunque didattica per far sì che l’operatività non sia comportamento abituale, e si affidi alla non memoria della consuetudine ma all’approccio della prima volta, in quanto la routine dei gesti manuali e memonici è molto più pericolosa dello stress da inesperienza.
Ha proseguito l’intervento sulla sicurezza Marco De Sanctis, il quale, per dar modo di capire come opera Enel Distribuzione sui propri impianti, ha spiegato come si sviluppa la struttura in cui si teneva il corso. In un area di 3500 mq, sono collocati: Campo Impianti esterni AT-MT-BT Pubblica Illuminazione, con linee aeree in conduttori nudi, cavo aereo e interrato; Cabina Primaria; Laboratorio indoor impianti MT/BT; Laboratori giunti e terminali; Magazzino materiali e attrezzature; Auditorium; Sale per formazione e riunioni. Sempre De Sanctis ha parlato di cosa fare in caso di richiesta di informazioni e di infortunio, menzionando la normativa del Decreto legislativo 81/08 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, e la norma CEI 11-27, che impatta il servizio di previdenza INAIL con i corsi PES-PAV-PEI e anche il corpo dei Vigili del Fuoco. Non da meno come nell’intervento precedente si è discusso di procedure, metodologia lavorativa, formazione, attrezzature e DPI da adottare per le diverse situazioni lavorative.
Gli interventi a seguire sono stati incentrati sulla descrizione dei sistemi elettrici e il riconoscere le installazioni, i livelli di tensione, le distanze di sicurezza e gli effetti della corrente sul corpo umano. Di questa parte si sono occupati Fortunato Santini e Giovanni Vetrano. Il primo ha illustrato il sistema di trasmissione dell’energia, dando le definizioni sui termini Alta Tensione (AT), Cabina Primaria (AT-MT), Media Tensione, Cabina Secondaria (MT-BT), Bassa Tensione, specificando che Enel Distribuzione si occupa solo di BT mentre per AT il fornitore è Gruppo Terna. Con supporto fotografico ha descritto la linea aerea con conduttori nudi distinguendolo dal cavo aereo e interrato (da una corretta individuazione della linea la giusta messa in sicurezza con l’ausilio del cavo a terra), infine ha dato informazioni generali sulle distanze di sicurezza. Proprio dalle distanze di sicurezza Giovanni Vetrano ha iniziato il suo intervento, focalizzato sulle autostrade di conduttori, danneggiamenti di conduttori ed effettivo passaggio di corrente elettrica di Enel Distribuzione o altri competitor dovuta alla liberalizzazione del mercato, tralicci della Ferrovia (FS e NTV), corrente continua e alternata fino ad arrivare alla questione amara degli incidenti sul lavoro determinati da scosse elettriche, che a loro volta sono caratterizzate da variabili ambientali quali piani di calpestio, masse metalliche, umidità e temperatura. Sono stati descritti le possibili pericoli per il sistema nervoso e muscolare (da piccole scottature a grandi ustioni) la capacità di portare soccorso a chi per errore o negligenza ne venga colpito, l’importanza sapersi isolare, portarsi in sicurezza prima di agire. Sono stati mostrati video relativi al giusto comportamento da adottare in situazione diverse, test effettuati su DPI di diversa natura protettiva e infine una campagna pubblicitaria a ricordo delle persone scomparse per incidenti sul lavoro.
La mattinata è volta a termine con domande da parte dei volontari. Dopo una pausa per il pranzo, volontari e staff si sono ritrovati in sala di formazione, divisi in tre gruppi, in base colore della cartellina consegnata all’arrivo. I volontari NOAR si sono ritrovati nello stesso gruppo, guidati da Marco De Sanctis il quale ha guidato la visita del Centro, entrando nei laboratori interni ed esterni per la MT/BT mostrando vedere nella realtà schemi e tipologie d’impianto tipici di Enel Distribuzione, caratteristiche dei componenti e delle apparecchiature. La cosa più sorprendente è stata la riproduzione di una casa in cui con moderni impianti elettrici collegati a Wi-Fi e sistema tecnologico cellulare si dà la possibilità di controllare i consumi dei singoli elettrodomestici e attivarne le funzionalità anche quando non si è all’ esterno della casa.
Ricongiunti i tre gruppi, si è passati ai saluti e i volontari si sono accinti a salire sul bus che li ha riportati a Roma. Condividendo stanchezza della giornata e informazioni acquisite, il viaggio di ritorno ha avuto una doppia valenza: il rientro nella capitale e le riflessioni su quanto può essere pericoloso ciò che più utilizziamo nella vita quotidiana, ossia l’energia elettrica.