
Nella giornata di Mercoledì 25/11/2015 presso l’ISA (Istituto Superiore Antincendi ) di Roma sita in Via del Commercio n° 13, in collaborazione con il Ministero dell’Interno, si è svolto il convegno Le persone con esigenze speciali. La “normalità” nell’emergenza, a cura del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e della Regione Lazio – Direzione Regionale Politiche Sociali, Autonomie, Sicurezza e Sport – Agenzia Regionale di Protezione Civile.
Dopo l’accreditamento di tutti i volontari delle diverse associazioni di Protezione Civile (per il NOAR hanno partecipato Valerio Rinaldi e Manuela Smecca) si è iniziato con la lettura di alcuni brani tratti dalla Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità (New York 13/12/2006) da parte di un’attrice della compagnia Ruota Libera Teatro – Cooperativa Sociale Onlus.
La presentazione è stata coordinata da Tiziana Biolghini (Dirigente Area Impresa Sociale e Servizio Civile della Regione Lazio) che di volta in volta ha invitato a parlare sul palco alcuni esponenti di Istituti Statali/Regionali e Presidenti/Coordinatori delle associazioni delle diverse disabilità, seguendo una scaletta ben definita.
Ha aperto Massimiliano Valeriani (Vice Presidente del Consiglio Regionale del Lazio), che ha sottolineato la buona cooperazione fra Istituti Statali o Regionali e le Associazioni di Protezione Civile.
Ha seguito Immacolata Postiglione (Dipartimento Nazionale di Protezione Civile), che ha ringraziato tutte le associazioni di volontariato partecipanti e la caserma dei vigili del Fuoco che ci ospitava.
Poi è stato il turno di Giuseppe Romano (Direttore centrale per l’emergenza e il soccorso tecnico dei Vigili del Fuoco), presente in un duplice ruolo (ha fatto anche le veci dell’assente Gioacchino Giomi, Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuco), portando i ringraziamenti a tutti coloro che hanno permesso questa giornata e proponendo l’intervento previsto inizialmente nella seconda parte del seminario. Così in “PROCEDURE DI INTERVENTO DEI V.V.F. VERSO SOGGETTI CON ESIGENZE SPECIALI” ha parlato di Vulnerabilità come condizione dei fattori e di Resilenza intesa come capacità di riprendersi dall’emergenza. Ha poi chiuso il suo intervento con una frase molto bella, che lascia da riflettere: “Si fanno piani per l’emergenza per essere in grado di aiutare le persone con tutte le diversità normali”.
Cristina D’Angelo (Direttore Extradipartimentale del Comune di Roma) si è dichiarata ben lieta di partecipare in quanto la sua attività precedente era legata al mondo della Protezione Civile.
Rita Visini (Assessore Politiche Sociali e Sport della Regione Lazio) ha indicato che saranno aperti nuovi Bandi legati alla disabilità, a cui potranno partecipare anche le associazioni di Protezione Civile.
Infine le presentazioni si sono concluse con l’intervento di Gennaro Tornatore (Direttore dell’ Agenzia Regionale di Protezione Civile), colui che ha voluto fortemente questo incontro nominato da tutti i precedenti.
A salire sul palco, per portare la propria testimonianza, si sono succeduti coloro che vivono da vicino la disabilità per scelta professionale, spinta personale o realtà di vita familiare, presentando racconti di fatti quotidiani e situazioni legate alla disabilità affrontando diversi temi:
- PERSONE CON DIFFICOLTA’ DI MOVIMENTO: MODALITA’ DI RELAZIONE ED ACCOMPAGNAMENTO
Fabrizio Mezzalana della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) ha presentato in un video l’evoluzione tecnologica ed ergonomica di sedie a rotelle, deambulatori, ausili diversi per le varie attività di vita giornaliera e sportiva, adatti sia per chi può gestirsi autonomamente e sia per chi ha la necessità di un accompagnatore, sempre nel rispetto delle diverse disabilità. Mezzalana si è soffermato sul significato delle parole Speciale – Normale – Fragile.
- EVOLUZIONE DELLA LINGUA DEI SEGNI CON INTERPRETE IN RETE
Marta Meschini della Fondazione Don Luigi di Liegro, sempre con supporto audiovisivo, ha fatto conoscere il servizio per persone con disabilità uditive. Tale servizio di videocomunicazione, denominato “Elisir”, permette con una semplice applicazione scaricata su cellulare smartphone o tablet di collegarsi con un operatore di alta conoscenza della lingua dei segni capace di tradurre la conversazione da verbale a gesti e viceversa.
- AFFINCHE’ LA CRISI COMPORTAMENTALE NON DIVENTI ALLARME SOCIALE
Maurizio Ferraro della Cooperativa sociale integrata agricola “Giuseppe Garibadi”, anche in qualità di padre di una ragazza autistica, ha raccontato di crisi avvenute in pubblico e scambiati in un primo momento da passanti e forze dell’ordine per episodi di violenza e abuso su minori. Ha presentato i percorsi riabilitativi già molto critici e difficoltosi, che se durante un’emergenza non possono essere seguiti creano ulteriori difficoltà. Ha sottolineato come il nostro mondo sia molto diverso dal loro, ed è fondamentale offrire stimoli che partano dal contesto familiare per arrivare a tutte le strutture circostanti della città che li circonda. Il rischio è che senza adeguati supporti una semplice crisi al di fuori della propria abitazione può essere scambiata per altra cosa. Ha concluso dicendo “Bisogna fare attenzione e distinguere le urla umane”
- L’ORGANIZZAZIONE FA SISTEMA
Giampiero Griffo, membro del Consiglio Direttivo di European Disability Forum, ha citato i 12 punti del Vademecum che stato sottoscritto, oltre alla “Carta di Verona”, sottolineando che il Consiglio d’Europa e le Nazioni Unite negli ultimi anni si sono interessati del sistema disabilità deliberando leggi mirate.
- SICUREZZA E SOCCORSO ALLE PERSONE CON DISABILITA’
Stefano Zanut, del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco, ha incentrato la sua tematica sull’ auto protezione degli operatori, siano essi volontari o dipendenti delle strutture nazionali. Ha sottolineato il divulgarsi della solidarietà della protezione civile e ribadito quanto detto all’inizio da Massimiliano Valeriani, cioè come l’integrazione fra Vigili e Volontari non debba avere distinzione; ognuno porta la propria esperienza. Zanut ha chiuso parlando dello “Spazio Calmo”, di cui non molti ne conoscono l’esistenza, che non è altro che un luogo individuato su ogni piano di un edificio; esso da la possibilità a coloro che non possono muoversi autonomamente durante un’evacuazione di poter aspettare i soccorsi rimanendo in sicurezza.
La prima parte del seminario è stata chiusa da Nereo Zamaro (Direttore Regionale Politiche Sociali, Autonomie, Sicurezza e Sport della Regione Lazio) che ha approfondito gli stessi concetti di chi lo ha preceduto. Il nucleo delle tematiche successivamente affrontate ha riguardato la “reazione” spontanea e professionale: la prima descritta come non affidabile e neanche scontata, la seconda più sicura anche perché deriva dall’esperienza e si può contare sulla stessa preparazione degli altri “pari” soccorritori, che attraverso addestramento ed esercitazioni acquisiscono il possesso di intuizione sulla ledearship dell‘organizzazione, imparando a riconoscere il soccorritore giusto per il tipo di situazione.
Nella seconda parte della giornata si sono susseguiti diversi interventi :
- Scenari emergenziali e persone con esigenze speciali di Angelo Porcu – Luca Manselli (CNVVF); Alessandra Bertulu (Disability Manager del Comune di Sassari)
- Emergenza e persone con difficoltà di movimento: modalità di relazione e accompagnamento di Fabrizio Mezzalana (FISH ONLUS)
- Emergenza e persone con disabilità uditive: riconoscere e comunicare di Consuelo Agnesi (OSA ENS – CERPA Italia Onlus)
- Emergenza e persone con disabilità visive: riconoscere, mettersi in relazione e accompagnare di Paola Cataneo (ANIOMAP)
- Emergenza e persone con patologie neuro generative: esigenze, ausili e modalità di accompagnamento di Elisabetta Schiavoni (AISM – Ascoli Piceno – CERPA Italia Onlus)
- Sindrome di Down, Autismo e Demenza: l’esperienza dei vigili del fuoco sulle modalità relazionali in presenza con disabilità intellettive di Stefano Zanut (CNVVF)
Alla base di tutti gli interventi l’importanza del riconoscere un disabile e saper applicare comportamenti, modalità e procedure per aiutare/soccorrere in emergenza, a prescindere da quale essa sia.
Tutti hanno ribadito dei punti cardine ricorrenti:
- Non generalizzare bensì effettuare una classificazione della disabilità;
- Rispettare la persona e i dispositivi che rendono migliore la vita del soggetto che ne fa uso;
- Distinguere i diversi tipi di ausili e accompagnatori;
- Comunicare direttamente con la persona (verbale e paraverbale) e favorire l’uso della tecnologia;
- Pazienza delle tempistiche;
- Saper distinguere tra manifestare disponibilità e offrire aiuto ed essere insistente o inopportuni;
- Comprendere che la disabilità non sempre è sinonimo di malattia e che ogni persona è una risorsa, capace di aiutare se stessa e gli altri.
Tutto questo è stato possibile grazie a individui che si sono messi in gioco in prima persona, che in modo serio, sarcastico, goliardico e propositivo hanno avuto la voglia, l’energia e in alcuni casi la forza di portare in sala la loro vita quotidiana, fatta di muri architettonici, legislativi, fisici e mentali del mondo che li circonda, una vita in cui il primo pensiero della mattina è non sapere cosa bisognerà affrontare, di portare una vittoria o una sconfitta a fine serata, ma con la consapevolezza e la maggior parte delle volte con il sorriso.
Giornata piena, ricca di emozioni, di risate per chi ci ha messo alla prova divertendosi della nostra “normalità”, in alcuni momenti amara per ciò che non si conosce e può spaventare ma che sicuramente fa portare a casa un bagaglio nuovo e permette riflessioni sui possibili modi di affrontare la vita.