
A cura di Francesca Alcamo
Sono le 6:30 del mattino, la città dorme ancora, il sole sta per sorgere, le vie intorno a Piazza S. Pietro sono incredibilmente vuote e silenziose, non c’è quasi nessuno in giro, ma appena io ed i mie colleghi ( Elisabetta Troisi, Massimo Glaciale e Marco Tricarico), imbocchiamo via della Conciliazione, oltre all’immensa bellezza di San Pietro, cominciamo a scorgere in lontananza tantissime macchie gialle e blu…
L’appuntamento è alle 7:00 sotto al colonnato sul lato di piazza Sant’ Uffizio, ci mettiamo in fila per entrare all’aula Paolo VI, insieme agli altri volontari provenienti da tutta Italia, se ne stimano circa 6000!!!
L’incontro con il Santo Padre era stato programmato nel settembre 2016 ma fu annullato a seguito dei drammatici eventi sismici che colpirono il Centro Italia.
All’udienza saranno presenti le diverse articolazioni del Servizio Nazionale di Protezione Civile, rappresentate dalle Strutture Operative dello Stato, delle Regioni e Province Autonome, dei Comuni, dalle Organizzazioni di volontariato e dalle Amministrazioni ed Enti che ne costituiscono parte integrante.
L’aula è stracolma, ed il colpo d’occhio è davvero emozionante, mai viste tante divise riunite tutte insieme!!
Prima dell’arrivo del Santo Padre, previsto per le 9:30, si susseguono video, storie, racconti, di salvatori e di salvati, di sopravvissuti e di miracolati, ascoltiamo con assoluta commozione una serie di preziose testimonianze di tutti quei soccorritori appartenenti alle associazioni di volontariato e alle diverse strutture operative intervenute nel corso delle tante emergenze che hanno interessato il nostro Paese, ma anche di tutte quelle persone che hanno vissuto quelle terribili esperienze. Dal sisma del centro Italia del 2016 alla tragedia di Rigopiano al terremoto di Ischia; dagli incendi nel bellunese all’intervento dei Canadair italiani all’estero, che ricordiamo, oltre ad essere impegnati sul nostro territorio, sono stati mandati in supporto a paesi come la Grecia e la Svezia, ed è proprio quest’ultima che ha voluto ringraziarci ufficialmente con un suo rappresentante intervenuto in questa occasione, il quale ha dichiarato che “senza l’aiuto dei Canadair italiani non saremo riusciti a contenere i vasti incendi che hanno colpito il nostro paese”; dalla tragedia del Ponte Morandi alle alluvioni che hanno coinvolto numerose regioni tra ottobre e novembre; dalla vicenda delle Gole del Raganello fino alle testimonianze di alcuni rappresentanti della comunità scientifica. Tutte queste tragedie hanno provocato numerosi morti e feriti, sfollati, persone che hanno perso tutto, la casa, la famiglia i propri beni ma soprattutto i propri ricordi; persone strappate all’improvviso dalla propria quotidianità e catapultate in un’altra realtà.
Ascoltare le loro testimonianze, vedere i loro volti, rivivere insieme a loro le paure, le gioie le emozioni, la rabbia è stata un’esperienza indimenticabile, piena di commozione, per tutti noi che eravamo li presenti, ma nello stesso tempo c’è stato un grande senso di orgoglio, orgoglio per far parte di questa grande famiglia!
Finalmente arriva l’ingresso del Santo Padre nell’aula, e l’emozione si fa sempre più forte. Lui cammina piano tra le file, cercando di salutare e di stringere la mano a quante più persone possibile, ci parla con tanto affetto, ci ringrazia con il cuore per tutto quello che facciamo e per quello che rappresentiamo, ci da la benedizione e ci incoraggia a seguire sempre il nostro cuore e la nostra vocazione. Perché sì, quella del volontario e del soccorritore è una vocazione che viene solo da cuore!
La giornata si è conclusa verso le 13:00, con il massimo ordine ci siamo piano piano portati fuori dall’aula Paolo VI, arricchiti nell’animo e nel cuore, colmi di orgoglio, emozionati, commossi.
Questo è stato senza dubbio uno degli eventi più emozionanti al quale ho partecipato, forse perché anche io, oltre ad essere un volontario, sono una di quelle persone che nel Sisma del Centro Italia ha perso qualcosa, non solo una casa, ma anche persone, volti amici, ricordi, odori e profumi, di un paese che rimarrà per sempre nel mio cuore.